Cura gli interessi delle imprese nell’ambito del rinnovo del contratto nazionale e nella gestione delle problematiche occupazionali, anche attraverso il coinvolgimento degli enti paritetici di settore.
Con lo specifico obiettivo di concorrere alla rapida realizzazione della campagna vaccinale attraverso il coinvolgimento delle realtà produttive in maniera coordinata e uniforme sull’intero territorio nazionale, il 6 aprile 2021, è stato sottoscritto da Confindustria e dalle altre Parti Sociali, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”.
Qualora la disponibilità dei vaccini lo consentirà, in coerenza con gli indirizzi del piano nazionale per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid 19, sarà possibile, per le imprese che lo vorranno, organizzare la somministrazione del vaccino ai propri lavoratori rispettando regole e procedure definite nel Protocollo e nei documenti che questo richiama.
La vaccinazione negli ambienti di lavoro, anche se affidata al medico competente o ad altri sanitari convenzionati con il datore di lavoro, resta una iniziativa di sanità pubblica, per la quale è espressamente richiamato l’esonero da responsabilità del medico, previsto dal recente decreto-legge n. 44/2021, e non attiene alla disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro.
16. paragrafi di cui consta il documento:
Si rileva che le indicazioni ad interim della Conferenza Stato Regioni, di cui al paragrafo 2, sono indispensabili per rendere operativo il piano che vede il coinvolgimento attivo delle aziende nella somministrazione delle dosi nei luoghi di lavoro e che i datori di lavoro dovranno attenersi a tali misure.
Ne consegue che il piano vaccinale sarà operativo solo dopo l’emanazione delle suddette.
Seguirà, pertanto, una nota più dettagliata alla pubblicazione del documento